Piazza Libertà a Udine è la piazza più antica della città. Rappresenta il cuore di Udine ed è punto di partenza per molti itinerari storico-culturali. È definita la più bella piazza in stile veneziano sulla terraferma e costituisce un armonico complesso di edifici rinascimentali.
La piazza, situata ai piedi del Castello di Udine, più volte si è vista cambiare la sua denominazione. Nel Medioevo, infatti, venne chiamata Piazza del Vino in quanto qui vi era un mercato dedicato. Nel 1350 assunse il nome di Piazza del Comune perchè al tempo sede del Consiglio Comunale. Nel 1550, con l’arrivo dei Veneziani, venne chiamata Piazza Contarena in onore di uno dei luogotenenti; mentre nel 1866, con l’unificazione del Friuli all’Italia, venne intitolata a Vittorio Emanuele II. Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale le venne assegnato il suo nome odierno.
Molti gli edifici che si affacciano su questa suggestiva piazza. A cominciare dalla quattrocentesca Loggia del Lionello in stile gotico-veneziano rivestita con marmo bicromo bianco e rosa.
Sul terrapieno, invece, si possono ammirare la Loggia e il Tempietto di San Giovanni. La prima è stata realizzata tra il 1533 e il 1535 su progetto di Bernardino da Morcote; il secondo è dedicato ai Caduti per la Patria.
Originale la vicina Torre dell’Orologio, opera di Giovanni da Udine e datata 1527, sormontata dalle statue dei due mori che scandiscono inesorabili lo scorrere del tempo. Non manca di creatività l’Arco Bollani, disegnato dal Palladio, che con il suo rustico bugnato e il Leone Marciano in vetta, conduce direttamente al Castello della città.
Circa a metà della salita tra la Loggia del Lionello e l’Arco Bollani è esposto dal 1819 il Monumento alla Pace, voluto da Napoleone per commemorare la stipula del Trattato di Campoformido.
All’estremità opposta del Monumento alla Pace è collocata invece la monumentale fontana rinascimentale del Carrara. Sulla Piazza si impongono, inoltre, la Colonna di San Marco eretta nel 1539 e la Colonna della Giustizia risalente al 1614. Volgono lo sguardo alla Loggia del Lionello, infine, le due statue gemelle seicentesche di Ercole e Caco, chiamate amichevolmente dagli udinesi Florean e Venturin.