La settima edizione di Mind the Gap, il progetto dedicato alle arti visive avviato da Altreforme nel 2017, promette di immergersi nuovamente nel connubio di arte e cultura. Franco Basaglia, ispiratore della rivoluzione terapeutica e sociale per la dismissione dei manicomi, vedeva nell’arte e nella cultura un veicolo per coinvolgere e trasformare il sistema di relazioni.
Mind the Gap, con il suo approccio innovativo, punta i riflettori sulla diversità come valore culturale, utilizzando l’arte contemporanea per sfidare pregiudizi e preconcetti. Augusta Eniti, presidente di Altreforme, sottolinea che il progetto si propone di fare ricerca sulle pratiche artistiche contemporanee e di rendere porosi gli steccati tra discipline, favorendo riflessioni comuni sulle questioni che riguardano tutti.
La mostra, intitolata “Intorno al gesto” e curata da Giada Centazzo e Lorenzo Lazzari, presenterà opere di cinque artisti internazionali: Éric Baudelaire, Francesco Bertocco, Anouk Chambaz, Silvi Naçi ed Eva Giolo. La focalizzazione sarà sull’esplorazione video e film della gestualità umana, un linguaggio universale che trascende le barriere culturali.
Le opere degli artisti esplorano la complessità del gesto umano, dalle forme di censura rappresentate nel video di Baudelaire alla posizione femminista di Chambaz e Naçi, che invitano alla riflessione sulla violenza subita dalle donne. Bertocco analizza la gestualità teatrale in un contesto performativo, mentre Giolo mette in risalto la bellezza e l’ordinarietà dei gesti quotidiani.
Mind the Gap non si limita alla mostra, ma offre anche attività collaterali, tra cui laboratori artistici, incontri pubblici e percorsi formativi per coinvolgere la comunità. La collaborazione con partner locali e istituzioni educative evidenzia l’impegno del progetto nel coinvolgere diverse fasce della società.
Con date, orari e partner consolidati, la mostra sarà aperta al pubblico dal 28 ottobre al 26 novembre presso lo Spazio35 e il Visionario a Udine. Mind the Gap si conferma come un’opportunità unica di esplorare l’arte contemporanea, favorire il dialogo e sfidare il modo in cui percepiamo e comprendiamo il mondo che ci circonda.